Il Teatro Cinese: Enlightenments

Il Teatro Cinese continua a sostare a Chicago, la windy city. E il conduttore si chiede se sia stata la tanta esposizione al vento a rendere così originali tanti dei suoi artisti.
Da William Friedkin a Muhal Abrams, da Sun Ra a Saul Bellow. E, poi, la AACM, l’AEOC.
Insomma la trasmissione di questa sera aggiunge alcuni altri jazzisti chicagoani piuttosto fondamentali al già ricco elenco della scorsa settimana e, nel momento in cui stende queste note, al conduttore viene in mente, e se ne rammarica, che non ha inserito Anthony Braxton o George Lewis o Kurt Elling.
E poi c’è Tony Williams riascoltato, dopo tanto tempo, la scorsa settimana in “The Sorcerer” nel secondo quintetto di Miles Davis. Di quel quintetto, oltre a Miles, si tendono a ricordare Wayne Shorter e Herbie Hancock. Ma quello che ha colpito, veramente, il conduttore, quello che gli ha fatto pensare che ancora oggi sembra un musica scritta per domani è stato proprio il drumming di Tony, l’ultimo grande innovatore di quello strumento così magico che è la batteria suonata da un jazzista.
Con, tra gli altri: Anthony Williams, Famoudou Don Moye, Andrew Hill, Sun Ra, Billy Higgins, Hobart Dotson, Bobby Hutcherson, Roscoe Mitchell, Charles Tolliver, Silvia Bolognesi, Rob Mazurek, Sam Rivers, Bobby Hutcherson, Herbie Hancock, Ron Horton, Rob Mazurek,Lee Konitz, Dick Katz, Richard Davis, Von Freeman, Ron Carter, Dave Douglas, Nicole Mitchell, Jeff Parker, Dave Holland, Joel Ross, Angelica Sanchez, Jack Dejohnette, Jaimie Branch, Tomeka Reid, Jason Moran, Chad Taylor, Damon Locks.