Il Teatro Cinese: Liberation Music Orchestra
Scritto da Redazione il 06/12/2023
Mercoledì 6 dicembre alle 22 nuova puntata del Teatro cinese.
Il Teatro Cinese del 6 dicembre dedica l’intera puntata alla Liberation Music Orchestra fondata da Charlie Haden, con arrangiatrice Carla Bley, nel 1969, riunendo alcuni dei più grandi solisti della scena Free di quegli anni (gloriosi), e con lo scopo dichiarato di opporsi, da americani, alla Guerra in Vietnam e, più in generale, all’imperialismo e al razzismo U.S.A. .
L’operazione era raffinatissima sul piano estetico in quanto acquisiva al Jazz le musiche popolari che avevano accompagnato i militanti Repubblicani e delle Brigate Internazionali durante la guerra civile spagnola e, più in generale, nelle lotte di liberazione di tutto il secolo, in particolare in America Latina. Oltre alla musica popolare vi era poi un riferimento esplicito alla musica militante di compositori “colti” come i tedeschi Hans Eisler e Kurt Weill e alla loro collaborazione con Bertolt Brecht. E naturalmente il Jazz, composto sia dalla Bley che da Haden.
Boicottato dalla sua stessa casa discografica, quel primo album venne subito individuato, ed è tuttora considerato, come uno dei capolavori, non solo di quella stagione, ma dell’intera storia del Jazz. “Liberation music Orchestra” uscì nel 1970 ma la formazione venne mantenuta in vita, da Charlie e Carla, e “riattivata” , ogni volta si sentisse il bisogno di alzare la voce della protesta e della libertà – più o meno ogni decennio- sino all’ultimo album, che è del 2016, ed è anche un commosso omaggio di Carla Bley al suo amico di una vita Charlie Haden. Di questa straordinaria storia di bellezza, libertà e amicizia cerca di dare conto il conduttore.
Questa volta non c’è l’elenco dei musicisti partecipanti perchè sono veramente tantissimi e di tutti si dirà durante la trasmissione. C’è la Liberation Music Orchestra.
L’operazione era raffinatissima sul piano estetico in quanto acquisiva al Jazz le musiche popolari che avevano accompagnato i militanti Repubblicani e delle Brigate Internazionali durante la guerra civile spagnola e, più in generale, nelle lotte di liberazione di tutto il secolo, in particolare in America Latina. Oltre alla musica popolare vi era poi un riferimento esplicito alla musica militante di compositori “colti” come i tedeschi Hans Eisler e Kurt Weill e alla loro collaborazione con Bertolt Brecht. E naturalmente il Jazz, composto sia dalla Bley che da Haden.
Boicottato dalla sua stessa casa discografica, quel primo album venne subito individuato, ed è tuttora considerato, come uno dei capolavori, non solo di quella stagione, ma dell’intera storia del Jazz. “Liberation music Orchestra” uscì nel 1970 ma la formazione venne mantenuta in vita, da Charlie e Carla, e “riattivata” , ogni volta si sentisse il bisogno di alzare la voce della protesta e della libertà – più o meno ogni decennio- sino all’ultimo album, che è del 2016, ed è anche un commosso omaggio di Carla Bley al suo amico di una vita Charlie Haden. Di questa straordinaria storia di bellezza, libertà e amicizia cerca di dare conto il conduttore.
Questa volta non c’è l’elenco dei musicisti partecipanti perchè sono veramente tantissimi e di tutti si dirà durante la trasmissione. C’è la Liberation Music Orchestra.
Il Teatro Cinese va in onda il mercoledì alle 22, con replica il sabato alle 16 ed il lunedì alle 00,00.
Le puntate del Teatro Cinese sono raggiungibili in podcast qui
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